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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

le mie tortine mimosa ... e torta con fragole

L'altro giorno eravamo invitati a pranzo da amici e, come ormai consuetudine, della preparazione del dolce mi sono fatta carico io. A dirla tutta, nonostante la pasticceria sia una dei miei divertimenti preferiti, in quel momento, l'estro, non l'avevo proprio. Insomma, loro sono ben cinque ed i tre ragazzi mangiano come bufalotti (sono sulla crescita...); dunque, volevo: non una torta da credenza ma qualcosa di sufficientemente rapido da eseguire; che non dovesse comportare troppe preparazioni diverse ma che fosse golosa; per la quale non dovessi fare diverse infornate e che fosse ben trasportabile... Forte del fatto che l'otto marzo si avvicina e che da noi le colline sono completamente tinte di giallo dalle mimose in fiore, mi ero quasi convinta per una torta mimosa, poi, all'ultimo minuto, ho deciso diversamente in base a quel che avevo in casa: una quantità di limoni spropositata (regalo graditissimo) ed un cestino di

insalata in rosso

Oggi bisogna stare a dieta; ultimamente -assaggia questo, prova quell'altro-, le calorie sono andate fuori controllo (quasi vivessero di vita propria!). Fatto sta che di tanto in tanto una bella insalata non guasta e quella che vi propongo oggi, giocata tutta sui toni del rosso, perché dieta sì, ma che almeno l'occhio sia appagato, in quanto a gusto non ha niente a che invidiare a piatti più elaborati. Un piatto unico, dunque, dove il peso degli ingredienti sarà del tutto indicativo; solo un piccolo spunto a cui potrete apportare le vostre variazioni. Ingredienti (per 4 persone): 300/350 grammi di insalata mista rossa (misto radicchi) 200/250 grammi di fagioli cannellini lessati una mela Red delicious qualche fettina di fiocco (prosciutto crudo) condimento: olio, sale, peperoncino, pepe rosa (poche bacche) succo di limone Esecuzione: tagliate la mela a fettine sottilissime e bagnatele leggermente col succo di limone affinché non anneriscano. Unite il re

vellutata di cannellini con radicchio rosso

L'altro giorno , al supermercato, ho trovato delle belle cassettine contenenti diverse varietà di radicchio veneto. Del contenuto, freschissimo, facevano parte il tardivo, che è quello che preferisco in assoluto, ma anche il lungo, il semilungo, a palla tonda ed il variegato di Castelfranco. Un piccolo dépliant ne spiegava differenze e proprietà organolettiche, oltre che nutrizionali, ed in più, in "regalo", qualche ricettina. Niente di così originale, sia chiaro, però qualche idea circa i modi di cucinare le varie specie c'era. Ecco cos'ho fatto col semilungo; quello di questa foto, per intenderci. Inutile dire che qualche variazione l'ho "dovuta" apportare, altrimenti che divertimento ci sarebbe nel cucinare? Io ho usato fagioli toscanelli che hanno la buccia abbastanza sottile, se usate borlotti od altri tipi dalla buccia più consistente dovrete, una volta cotti, spellarli per fare in modo che, frullandoli, la v

piadine di ceci con polpettine di quinoa

Beh, dunque , da dove comincio? Comincio dal contest, questo di Una cucina tutta per sé, a cui volevo dare il mio contributo con un menu per celiaci. Sì, perché allergia ed intolleranza al glutine stanno ormai coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone e se a questi aggiungiamo anche chi si sottopone a diete particolari, la cifra di chi si astiene dal consumo di farina aumenta notevolmente. Dunque, perché non utilizzare qualcosa che in Liguria si usa moltissimo e che a me piace tanto? Farina di ceci. Nel pensare ad una ricetta che si potesse consumare davanti alla tv, la mia scelta è caduta sul cosiddetto "cibo da strada"; ed ecco la mia seconda "suggestione". Qualche tempo fa, passeggiando per la zona pedonale di Genova, città che Antonio ed io amiamo moltissimo, tanto che appena possiamo una "scappata" ce la facciamo più che volentieri, abbiamo trovato un localino etnico; era l'ora di pranzo, potevamo resistere a quei pr

datteri ripieni ai pistacchi e cioccolato

Per la verità il titolo è un po' fuorviante, me ne accorgo ora. Infatti il cioccolato è fuori e non nel ripieno, ma tant'è, ormai è fatta. La storia è che stavo cercando ricetta al cioccolato per partecipare ad una delle gare a cui sono iscritta. Sfogliando uno dei miei libri (Il cioccolato - Ed. Il Viaggiatore, la copertina è qui , la rubrica... chissà quando la finirò) sull'argomento, mi sono imbattuta nella ricetta di questi datteri. Questo frutto, preparato con un ripieno di pasta di mandorle, a casa mia è ormai diventato una consueta presenza invernale, ma l'idea di sostituire le mandorle con i pistacchi non l'avevo mai avuta. Il loro colore, questo verde così vivace, era una vera gioia per gli occhi. Un rapido ragionamento: gli ingredienti li avevo, sia i pistacchi, ultimi resti delle preparazioni dolci natalizie, che i datteri, ed allora? Allora eccoli qui. Come consueto ho apportato un po' di variazioni, in base al mio gusto ed il ris

la stroscia

La ricetta della stroscia, per la verità, la trovate già nel mio blog, esattamente qui. E' un'ottima torta rustica, una sorta di sbrisolona, tipica di Imperia; per essere più precisi e per dare a Cesare quel che è di Cesare, di un paesino della provincia, Pietrabruna. Ma dovevo fare un piccolo esperimento ... quindi questo è solo un post "tecnico". Ciò non toglie che un'occhiatina, al post in questione, possiate darla e poiché, altrimenti, la cosa mi sembrava troppo brutta, vi metto anche la foto, vah!      

zelten trentino... o quasi

Perché quasi? Perché non so se sia proprio la ricetta originale del vero zelten, che mi pare più probabile debba essere realizzato col lievito di birra (caso mai, se qualche trentino volesse intervenire...), ad ogni buon conto, così l'ho trovata e così la riporto.   A dir la verità è un dolce natalizio, ma poiché ho ancora dei rimasugli di frutta secca, in qualche modo devo utilizzarli, no? Aggiungo che è comunque un'ottima torta da colazione. Questa volta ho sostituito il burro con l'olio (lo so che è una bestialità, ma io cerco di limitare almeno in parte il consumo di grassi animali e l'olio ligure è così delicato che il sapore della ricetta normalmente non ne risente) ma in questa preparazione, forse, è preferibile non farlo; per quanto anche così sia risultata molto morbida e gustosa, col burro la torta acquisterà ancora più sofficità. Come volevasi dimostrare. Ingredienti: 240 grammi di farina 80 grammi di burro 120 grammi di zucchero 70 grammi di la

pasta infornata alla zucca e rosmarino

Questa volta vi ho risparmiato il sostantivo "fiori" nel titolo, ma ho dovuto sforzarmi per farlo. Lo so, forse sono un po' ripetitiva, ma che ci posso fare se i fiori, in cucina, mi piacciono tanto? D'altro canto, potevo non sfruttare quegli stupendi fiori azzurri che l'enorme pianta di rosmarino presente nel mio (prossimo) giardino ha fatto sbocciare così rigogliosi? Non potevo; ne ho approfittato per guarnire questa pasta infornata alla zucca che ho preparato per la mia partecipazione al contest "Tutto in cocotte" di Dolci a gogò .    La ricetta è piaciuta sia a me che ad Antonio, unica pecca... mangiare la pasta in queste pirofiline, che sembrano scodelle, a lui, non andava proprio giù! Ho dovuto a malincuore trasferire la sua porzione in un piatto fondo... Ingredienti (per 4 persone): 300 grammi di pasta mezze maniche 400 grammi di zucca già pulita due scalogni due rametti di rosmarino mezzo bicchiere di vino

muffin alle erbe con insalata e fiori

Ecco la ricetta che ho scelto per la raccolta di About Food a tema: le erbe aromatiche. In realtà avevo deciso di non partecipare; la scadenza era abbastanza ravvicinata ed io in questo periodo ho altri impegni che mi tengono piuttosto occupata. Poi mi sono fatta coinvolgere dal tema del contest; in fondo il cibo si prepara ogni giorno, tanto valeva provare a prendere i classici due piccioni (con una fava). La "fava" che ne è risultata ve la espongo qui sotto... sappiate che quei bei fiorellini (non trattati) che facevano capolino in mezzo ai vasi del mio terrazzo erano troppo invitanti per lasciarli sfiorire senza provare a ricavarne qualcosa. Piante aromatiche e fiori, un connubio che anticipa ed auspica l'arrivo della primavera.   Ingredienti (dose per 6 muffin): 125 grammi di farina un uovo un vasetto di yogurt intero non zuccherato 20 grammi di olio e.v. 50 grammi di acqua o latte 20 grammi di parmigiano grattugiato 50 grammi di formaggio di c

polemizzo e... insalata leggera di frutta

Un paio di giorni fa, nella casella e-mail, ho avuto la sorpresa di trovare un messaggio che mi informava circa l'utilizzo, da parte del mittente, di una frazione di un commento da me scritto in risposta ad un post di un altro blog. Mi precipito a controllare con molta curiosità ed un po' d'ansia; come ogni società, anche il web ha le sue regole di civile convivenza e sebbene solitamente cerchi di pesare bene le parole che utilizzo, basta una svista ed un po' di stanchezza per scrivere qualcosa che può essere frainteso. Non voglio dilungarmi troppo nel riportare notizie che credo interessino ben pochi tra coloro che mi leggono; forse giusto Barbara, che spesso è in cerca dei lati nascosti del mio carattere, magari anche Sara , con la quale abbiamo avuto uno scambio di idee sul tema: mala tempora currunt; pochi altri. Il commento in questione era una mia risposta (25 genn. ore 14.31) all'iniziativa, di cui forse avrete visto la locandina esposta in molti

minestra di piselli

Poichè non ne avevo ancora proposto, eccomi con una minestra, questa volta; un'altra ricetta della tradizione familiare. Si tratta di una minestra invernale, a base ingredienti semplici: riso, piselli secchi ed un giro d'olio a concludere (a me ne è scappato un po' troppo; colpa della -solita - fretta di fotografare ed anche un po' del tappino dosatore) . Non c'è molto da aggiungere, se non che non è da considerarsi una ricetta dell'ultimo minuto, vista la cottura che, per una resa ottimale, dev'essere lenta e prolungata. A me piace tantissimo e se ne avanza... meglio: il riso sarà un pochino scotto, ma in compenso la preparazione acquisterà una cremosità ed un sapore unici che la renderà molto simile ad un risotto. Anche questa è una di quelle ricette da fare "a occhio" (io vado a bicchieri) ma anche questa volta, per venirvi incontro, ho provato a pesare gli ingredienti. Ingredienti (per 2 - 3 persone): 160 grammi di pi

torta verde, una ricetta della tradizione

  Beh , se non proprio della Tradizione con la "T" maiuscola, almeno di quella con la minuscola; la tradizione, insomma, familiare. Sì, perché questa è la torta di verdura così come l'ho imparata da mia madre e poiché in cucina ognuno ha la propria "mano", non mi viene esattamente come la faceva lei, ma ci s'avvicina molto. La torta si ispira alla "pasqualina", tipica ricetta genovese, molto ricca di uova e di sfoglie di pasta. La tradizione vuole che il guscio esterno sia formato da molti strati (la copia anastatica di un libro di cucina genovese del 1931, che ho, ne riporta ben 27, ma alcuni testi vanno anche oltre!) di una semplice pasta fatta con farina, acqua, olio e.v.; sopra il ripieno, già contenente uova, trovano posto altre 7/8 anche 10 uova sgusciate, che rassodandosi con la cottura creano un bell'effetto cromatico al taglio della fetta. Tutte queste uova, al giorno d'oggi, sono forse esagerate; alzi la mano chi non soffr

menu per il contest di biscotti rosa e tralalà

Ed ecco , finalmente riunito, il mio menu per il contest di Biscottirosa e tralalà. Io mi sono veramente divertita a comporlo, ma anche mangiarlo non è stato male... Può sembrare un po' complesso, in realtà, gara a parte per la quale volevo fare qualcosa di completo, almeno due piatti su tre possono essere tranquillamente scomposti. Dalla ricetta dell'insalata potete ricavare quella dei biscotti (da servire come aperitivo, magari accompagnando con qualche dip) e le cialdine; per il dolce si può realizzare solo la mousse da servire con altra frutta fresca. Insomma, questa è la mia idea, il resto lo lascio a voi... Il filo conduttore sono gli agrumi; per il titolo, in riferimento sia alla stagione che alla frutta utilizzata, ma anche come augurio, ho scelto: gli ultimi spicchi dell'inverno. Insalata finocchi e arance in cialda con biscotti salati Ingredienti - per 4 persone per i biscotti: 100 grammi di farina 50 gramm

mousse agli agrumi

Oggi una mousse agli agrumi, il dolce che va a completare il menù preparato per il contest di Biscotti rosa e tralalà.  Una preparazione con protagonisti arance e mandarini era d'obbligo, visto il tema che avevo scelto; circa il tipo di dolce, invece, avevo molti dubbi e perplessità. Inizialmente avevo deciso per un dessert al cioccolato; sì, ma quale? Uno sformatino? Una caprese? Dei brownies? Magari qualcosa che contemplasse dei canditi nell'impasto e fosse accompagnato da una bella salsa all'arancia. Poi, però, ha cominciato a farsi strada nella mia testolina l'idea di preparare qualcosa di fresco e soprattutto più leggero, almeno per quanto riguarda l'estetica, visto che la maggior parte dei dolci, si sa, di leggero ha ben poco. Sfogliando e risfogliando i miei testi di cucina ho trovato finalmente questa mousse; come sostanza ho mantenuto l'originale della ricetta; ne ho invece cambiato in parte la forma ed ho aggiunto la base di biscotto e la finitura