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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

dal levante ligure: la baciocca

Oggi vi voglio far scoprire una ricetta ligure che è stata una deliziosa scoperta anche per me. La Liguria è una piccola Regione, ma quando m'imbatto in ricette che non conosco, mi accorgo di quanto "grande" sia. Insomma... la baciocca. E chi l'aveva mai sentita nominare (almeno qui, nel ponente!)?  Un nome strano per un piatto che personalmente ho trovato fantastico, semplice e rustico, che mantiene ciò che promette; parente stretta, se vogliamo trovare analogie, con la frandura, preparazione "ponentina" che prossimamente proporrò. Una torta salata per tutte le stagioni, di cui potrete variare gli ingredienti a vostro piacimento, purchè siano sempre presenti cipolle e patate (anche solo cipolle e patate... in fondo tutto il resto è "un di più"). L'ho già fatta in due versioni: con le cipolle cotte oppure crude. Ho preferito la prima, perché il sapore troppo forte della cipolla a me non piace, ma la seconda è quella originale. De

pici integrali al sugo finto

Tutto nasce perché l'AIFB lancia un contest a tema "pici", tipica pasta toscana. La prima volta che l'assaggiai ero in un ristorantino di Chiusi gestito da una giovane coppia e questa sorta di "spaghettone" (e già mi sembra di sentire un coro di proteste "toscane" che si sollevano), fatto a mano dalla "padrona di casa", mi conquistò. Nel tempo li ho incontrati, nel web, diverse volte, specie da lei , maga dei pici e fiera, ma non gelosa, custode delle tradizioni culinarie senesi; non avevo però mai pensato di farli. Occorreva proprio questo contest per risvegliarmi e spingermi a provarli. Potevo giocare di fantasia, sia per i pici che per il condimento, a patto di utilizzare prodotti toscani, ma alla fine, sia a causa della difficoltà di reperire materie prime "doc" che per la voglia di riprodurli così, come devono essere, ho deciso per una ricetta classica, anche se leggermente modificata.  Insomma, sono stata attir

muffin alla segale... "leggeri", buoni!

Se un tempo il mio blog accoglieva praticamente solo ricette di dolci, ecco... ora non si può proprio dire che preparare questo tipo di piatti sia una mia priorità. Vuoi per via del colesterolo, che devo tenere a bada anche per via di alcune cure, vuoi perché col tempo i gusti cambiano, i dolci tradizionali, solitamente a base di ingredienti di origine animale e magari anche troppo zuccherini, non mi attirano più.  Insomma, la mia colazione standard è ormai diventata: tre fette biscottate, fatte con olio extravergine e senza zucchero, coperte da un velo di marmellata bio, senza zuccheri aggiunti. Un po' spartana, vero?  Però soddisfacente.  Anche i muffin che vi propongo oggi, un po' spartani, a dire il vero, lo sono.  In un negozio equo solidale ho trovato la farina di segale integrale... vista e comprata, provata e piaciuta. Il suo sapore è particolare, con una nota appena "amarognola" (ho detto una nota, non è che sia amara!).  I muffin che vi propongo

Arepas

L'ho già detto che sono in un momento "lievitati-no"?  L'ho già detto, neh?  Ecco, però, io che senza carboidrati sono morta, cerco sempre strade alternative per cucinarli. E poi c'è la curiosità, che mi spinge spesso verso altre culture... Le arepas sono un "pane" tipico di Venezuela e Colombia, a base di farina di mais precotta, preferibilmente bianca. In questi Paesi si consumano in tutte le occasioni, accompagnano pranzi, cene e colazioni, perché essendo di sapore neutro si adattano bene ad abbinamenti con cibi dolci e salati.  La preparazione è velocissima e questo, per me, in questo momento in cui la natura comincia ad esplodere e mi trovo impegnata nei lavori di giardinaggio (e poi è ora di stare un po' all'aria aperta!), rappresenta un valore aggiunto.  Il mais è naturalmente privo di glutine, quindi adatto anche a chi soffre d'intolleranze; in questo caso accertatevi però che il prodotto sia certificato ed esente da c

paté di spinaci e feta

E' andata così.  A novembre partecipo ad un contest; ormai tendo a evitarli come la peste... ma questa volta mi sono lasciata tentare dalla simpatia di quattro scugnizze (non v'offendete, vero? E' detto con affetto :)) : Luna , Marzia , Federica e Terry .  In sintesi questa gara comprendeva le quattro sezioni di un pasto ed io... ho vinto, inaspettatamente, per la categoria antipasti. Cos'ho vinto? Per prima cosa un libro, che aspetto ancora adesso e mi domando quando arriverà... (no, scherzo! So per certo che sta per arrivarmi!!! Quanto sono curiosa da 1 a 10? 150!), ma anche... un giro di giostra, e di notorietà, all'interno del loro "gioco a 4" intitolato Stagioniamo. In pratica si tratta di preparare, a turno, una portata con un ingrediente di stagione. Per marzo la preparazione dell'antipasto è toccata a me e la verdura prescelta: spinaci. E qui vengo alle dolenti note. Presa da altri pensieri,  m'ero completamente dimenticat

Nine!

Esiste un paradosso, una piccola, semplice domanda a cui, da millenni, filosofi e grandi pensatori cercano invano di dare risposta: è nato prima l'uovo o la gallina?. La primavera sta arrivando a grandi passi e con essa il risveglio della natura; le gemme sono pronte ad aprirsi, i fiori sbocciano. Noi di Threef abbiamo cercato di dare risposta all'annoso dilemma, ed ecco... abbiamo risposto "l'uovo", che, guarda caso (ma sarà davvero un caso?!?), è proprio simbolo di vita e rinascita.  Così, avete ormai capito chi sarà l'indiscusso protagonista del nostro "n 9".  Uova in preparazioni dolci e salate, uova di quaglia e di gallina, uova sode e in cocotte... uova, uova, uova. Mentre mi accingo, dopo tanto tempo di assenza, a tornare a lavorare a questo mio blog, vi lascio a questo numero: sfogliatelo, godetevelo... covatelo .  Un grazie, come sempre, a tutti coloro (e sono tanti!) che hanno lavorato per Threef, a volte in condizioni davvero d