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torta vegana al cioccolato, caffè e cocco


Come mai questo blog, il cui nome è Caffè col cioccolato, non ha neanche una misera, miserrima torta, un dolcino, chessò, un biscottino, una galletta, una cremina, che contempli questi due ingredienti? Sì, c'è qualcosa con cacao e caffè ma poca roba e comunque il cacao non è cioccolato!
Vero è che questo nome deriva dalla mia abitudine, risalente ai tempi dei tempi, di prendere il caffè dopo pranzo insieme a un quadretto di cioccolato fondente - e mica sono la sola, vero Mari?- , anzi, magari anche due, a volte... tutta la fila (leggasi 4 quadretti), però via, un dolce con caffè e cioccolato, in fondo, dopo tutti 'sti anni, il mio blog se lo meritava.
Dunque oggi corro ai ripari, con questa torta, parzialmente di mia invenzione - ma alla fine sappiamo bene che in cucina non s'inventa mai niente, caso mai si rielabora - completamente vegana, perché così me la sbafo senza pensare al malefico colesterolo.
Che invece sia extra-calorica, e lo è, m'importa proprio poco. 
Dunque la faccio breve: la base l'ho presa qui, da Imma, anche se l'ho un po' variata.
Poi, visto che il cioccolato mancava, ho voluto strafare, con una glassa al cioccolato e latte di cocco.
Poi, visto che, almeno nella mia testa, stava diventando una torta di un certo impatto scenico, ho voluto stra-strafare e pure una cremina bianca, sempre al cocco, ce l'ho ficcata. Ta-da!
Ora, poiché sono consapevole che le preparazioni eccessivamente lunghe spaventano un pò - ma in questo caso vi assicuro che è tutta apparenza - spiego la mia filosofia: mi piace pensare che questo sia un dolce work-in-progress.
Cosa intendo? 
Quando prendevo lezioni di ricamo la mia insegnante, mentre facevo una tovaglia, mi disse che non dovevo partire da un angolo e andare avanti, piuttosto fare prima tutto il bordo, per esempio con un à-jour, poi magari ricamare il centro, dopo ancora i quattro angoli e così via. Questo tipo di approccio mi avrebbe consentito di fermarmi quando non ne avevo più voglia senza che la tovaglia rimanesse incompiuta. Insomma, come lei lo chiamava, work in progress.
Nel caso v'interessi sapere com'è andata a finire con la tovaglia in questione... ecco...  l'à-jour fatto, due ricamini sminchi ai quattro angoli fatti... a posto così.
Dunque per questa torta potete fermarvi alla base, lasciandola così com'è, già buonissima di suo e perfetta per la colazione.
Oppure potete farla e farcirla.
Oppure farla, farcirla, e ricoprirla. 
E se proprio volete esibirvi anche con qualche decorazione in più, alla Antonin Carême per intenderci, avete solo da accomodarvi... work in progress...

        

Ingredienti:
per la base
300 ml di caffè (quello della moka)
220 g di farina di segale tipo 1 
150 g di zucchero semolato 
90 ml di olio extra vergine d'oliva delicato (oppure di semi)
60 g di cranberries disidratati
30 ml di rum
30 g di farina di cocco*
30 g di cacao non zuccherato
10 g di lievito istantaneo per dolci  
per la farcia
130 g di latte di cocco ben miscelato
30 g di zucchero semolato
4 cucchiai rasi di farina di cocco*
2 cucchiai di rum
10 g di amido di riso
per la copertura
150 g di latte di cocco
120 g di cioccolato fondente al 72%
20 g di cacao non zuccherato
2 cucchiai circa di zucchero semolato (da dosarsi secondo vostro gusto)
un cucchiaio di farina di cocco* 
* la farina di cocco è un prodotto diverso dal cocco rapé. Nel primo caso abbiamo una farina impalpabile, tipo la farina di grano 00, che viene prodotta a partire dalla polpa di cocco privata della maggior parte dei grassi; il cocco rapé è invece noce di cocco essiccata e grattugiata. Pertanto, discorso sulla consistenza a parte, la farina di cocco risulta meno calorica. Se non avete la possibilità di reperire la farina di cocco utilizzate il cocco rapè, magari frullandolo per ridurlo a una grana più fine. La torta sarà comunque perfetta... per le creme non garantisco.



Esecuzione:
per la torta: setacciate la farina con il lievito, il cacao e la farina di cocco.
Mischiate il caffè con rum e zucchero e miscelate bene finché quest'ultimo sarà sciolto; mettete da parte 50 ml di questa miscela e alla parte restante aggiungete l'olio. 
Emulsionate, poi versate tutto negli ingredienti secchi, mescolando bene per eliminare eventuali grumi.
Unite anche i cranberries disidratati e versate in una tortiera da circa 18 cm di diametro - fino a 22-24 se volete una torta più bassa - rivestita di carta forno e infornate a 180° per 30 minuti circa. 
Nel caso la facciate alta come la mia il tempo di cottura sarà un po' più lungo e potrebbe essere necessario coprire con alluminio per evitare che bruci in superficie. Fate comunque la prova stecchino.
Sfornate la torta e quando è ancora tiepida irrorate con la miscela caffè-rum-zucchero tenuta da parte.  
Se volete farcirla mischiate il latte di cocco, lo zucchero, l'amido sciolto a freddo con il rum e due cucchiai di farina di cocco. Lasciate scaldare senza portare a ebollizione e sempre rimestando finché la crema avrà raggiunto una densità simile a un semolino. Spegnete, unite gli ultimi due cucchiai di farina di cocco, amalgamate bene e lasciate raffreddare.
Tagliate la torta, ormai fredda, a metà, farcitela con la crema al cocco aiutandovi con una spatola inumidita e poi ricomponete il dolce.
Se la volete anche glassare preparate una sorta di ganache facendo sciogliere il cioccolato, a pezzettini, con il latte di cocco e lo zucchero. Spegnete, unite il cacao setacciato con la farina di cocco, amalgamate, trasferite in frigo e una volta fredda montate la crema con le fruste elettriche.
Ricoprite la torta e decorate a piacere.   
Nel caso non la consumiate entro un giorno conservate in frigo; migliora col tempo!